Articolo sulla giornata del 19 Maggio a Torino tratto da Repubblica.it
Selfie con i candidati, bandiere rosse, rigorosamente senza falce e martello, Bella Ciao a chiudere il comizio e “tanta voglia di sinistra”. Il pomeriggio torinese di Alexis Tsipras si gioca tutto tra l’Europa e il locale: quattro ore, compresa la sosta per riposare presso il comitato Arci di via Verdi, tra una stretta di mano e una foto con gli attivisti.
Nonostante la stanchezza per il lungo tour, il leader greco di Syriza cerca di non scordare mai il sorriso e con giacca e camicia, senza cravatta, mostra il volto alternativo della sinistra. Con lui sul palco davanti a Palazzo Nuovo ci sono tutti i candidati della circoscrizione Nord Ovest, mentre sotto i lavoratori (ormai ex) di Agrati lo aspettano. Prima del comizio stringe la mano ad alcuni di loro: “Gli avevamo già fatto avere il braccialetto blu simbolo della nostra protesta – racconta Edi Lazzi della Fiom – Ma era importante che conoscesse gli operai. Nel suo programma ci sono molti punti condivisibili e speriamo li possa portare in Europa”. E sul palco sale infatti anche Pino Viola, operaio Bertone e candidato con l’AltraEuropa.
Tsipras parla davanti a diverse centinaia di persone. Tutta la sinistra torinese è presente per ascoltare l’uomo che, secondo il capolista Curzio Maltese, è “l’unica speranza tra la rabbia dei populismi e la rassegnazione della socialdemocrazia”. “Torino è una città del Nord industriale che la crisi sta trasformando e impoverendo come il Sud Italia” dice il greco che è arrivato in treno direttamente da Milano. “La nostra città ne ha risentito più di altre perché da vent’anni cerca un modello alternativo alla dipendenza dalla Fiat” spiega la giovane candidata, Alessandra Quarta.
Tutto il comizio si gioca sul parallelo tra l’Italia e la Grecia, forte del successo del suo partito nelle amministrative di domenica infatti Tsipras lancia la volata per l’ultima settimana di campagna elettorale. Dopo un esordio in italiano, “ciao a tutti e tutte, compagni e compagne”, passa al greco e spiega come il successo in Attica sia “un messaggio per tutta l’Europa”.
Quell’Europa dove vogliono arrivare anche le istanze No Tav. Sul palco salgono anche i candidati contro l’alta velocità. Da Gigi Richetto a Carla Mattioli, fino a Nicoletta Dosio: “Tutti i No Tav escano dal carcere” scandisce quest’ultima, regalando al giovane leader una bandiera con il treno barrato. Tsipras la mostra, sempre sorridente, al pubblico e ai fotografi.
Per lui meno di un’ora di comizio davanti alla storica sede delle facoltà umanistiche, su un piccolo palco affollato e con un traduttore che riporta al pubblico quanto detto, strappa applausi e il sostegno della comunità greca torinese, tra loro diversi ragazzi che studiano al Politecnico. Ed è proprio sui giovani che Tsipras punta per sfondare la quota di sbarramento del 4%: “Solo un’alleanza tra studenti e lavoratori può permetterci di superare la crisi – ribadisce con una frase dal retrogusto anni Settanta – In Grecia siamo stati le cavie di un modello che vogliono estendere anche qui”.
A chiudere il comizio il sociologo Marco Revelli che annuncia la crescita del consenso europeo per Tsipras. Poi tutti di corsa alle macchine in direzione Porta Nuova: “Stasera avremo il comizio a Bologna, in piazza Grande”. Per il greco un altro viaggio e “una città per cantare”.