Il Bambino e l’Autostrada

autostradaUn bambino nasce, in una piazzola d’autostrada, l’autostrada del Frejus, valle di Susa, valle del TAV, dove anche nascere diventa un problema perché grandi, sporchi interessi l’hanno condannata alla desertificazione.
I genitori abitano a Susa, ma si stanno recando all’Ospedale di Rivoli; infatti Ginecologia di Susa rifiuta il ricovero, non essendo più competente per i “parti a rischio”, da quando i tagli alla spesa pubblica hanno devastato strutture e servizi.
Mentre Il reparto di Ostetricia di Rivoli è sovraffollato, il reparto di Susa ( per il quale era stata decretata la chiusura e che rimane aperto solo grazie alla durissima lotta del comitato mamme e del Movimento NO TAV) si vede negare giorno dopo giorno, mezzi, personale, agibilità.
Così Mohammed nasce sull’auto, assistito unicamente da mamma e papà. I suoi primi vagiti ci dicono che il tempo della pazienza è finito: non ci sarà domani se non ce lo riprenderemo, con la ragione, il cuore, la lotta collettiva che spezza le catene e libera il futuro.

Ai bambini, a quanti hanno sogni.

Valle_di_SusaIn passato era un uomo, uno come gli altri, soltanto più ossessionato dalla paura della morte. vedeva con angoscia lo scorrere degli anni, il declinare del giorno, la vicenda delle stagioni. Invidiava gli dei che immaginava eterni ed invincibili nella loro immobile mole senza tempo.

Perciò volle farsi dio, e si volle flagello sterminatore capace di distruggere la vita, di abolire la natura e con essa ogni essere che avesse palpiti e sentimenti, calore e amore.
Il suo cuore divenne un blocco di dura pietra, il suo corpo macchina corrusca e gigantesca, incapace di desideri che non fossero l’inesausta brama di dominio e di distruzione.

Fu un gigante d’acciaio. Leggi tutto “Ai bambini, a quanti hanno sogni.”