“Nicoletta Dosio: «Mohamed e l’Europa che lo fa nascere in autostrada»” da popoff.globalist.it

Si nasce in auto perché l’ospedale di Susa è smantellato. Nell’anniversario del Trattato di Roma, una storia che spiega la ferocia dell’Europa [di Checchino Antonini]

Pioveva anche quel giorno a Roma, e faceva freddo. La gente ascoltava sotto l’ombrello i discorsi sulla nuova era che prendeva le mosse dal Campidoglio, che, «dopo il Golgota è il colle più sacro del mondo civile», diceva l’oratore ufficiale. Era il 25 marzo 1957 e veniva firmato il trattato che istituiva la Comunità economica europea (Cee), il Trattato di Roma, assieme a quello della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom), che con il trattato sulla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), firmato a Parigi il 18 aprile del 1951, rappresentano il momento costitutivo delle Comunità europee. Leggi tutto ““Nicoletta Dosio: «Mohamed e l’Europa che lo fa nascere in autostrada»” da popoff.globalist.it”

Il Bambino e l’Autostrada

autostradaUn bambino nasce, in una piazzola d’autostrada, l’autostrada del Frejus, valle di Susa, valle del TAV, dove anche nascere diventa un problema perché grandi, sporchi interessi l’hanno condannata alla desertificazione.
I genitori abitano a Susa, ma si stanno recando all’Ospedale di Rivoli; infatti Ginecologia di Susa rifiuta il ricovero, non essendo più competente per i “parti a rischio”, da quando i tagli alla spesa pubblica hanno devastato strutture e servizi.
Mentre Il reparto di Ostetricia di Rivoli è sovraffollato, il reparto di Susa ( per il quale era stata decretata la chiusura e che rimane aperto solo grazie alla durissima lotta del comitato mamme e del Movimento NO TAV) si vede negare giorno dopo giorno, mezzi, personale, agibilità.
Così Mohammed nasce sull’auto, assistito unicamente da mamma e papà. I suoi primi vagiti ci dicono che il tempo della pazienza è finito: non ci sarà domani se non ce lo riprenderemo, con la ragione, il cuore, la lotta collettiva che spezza le catene e libera il futuro.