La Spezia. La natura aveva privilegiato questa parte di mondo: un golfo ridente e ampio, dove il mare viene a rifrangersi senza rabbia; e tutto intorno colline, terra da ulivi e limoni; una costa che si alza dolcemente, fino ai boschi di macchia mediterranea, per diventare in alto roccia splendente di marmi, verso Carrara e le Alpi Apuane. A chi ci arriva in questo giorno primaverile, il cuore esulta e l’anima sorride.
Poi appare la città, grigia e ferro: una contraddizione vivente di alberate, antichi rioni marinari, cantieri, arsenali militari. Leggi tutto “Diario di viaggio: 17 aprile, La Spezia”