In passato era un uomo, uno come gli altri, soltanto più ossessionato dalla paura della morte. vedeva con angoscia lo scorrere degli anni, il declinare del giorno, la vicenda delle stagioni. Invidiava gli dei che immaginava eterni ed invincibili nella loro immobile mole senza tempo.
Perciò volle farsi dio, e si volle flagello sterminatore capace di distruggere la vita, di abolire la natura e con essa ogni essere che avesse palpiti e sentimenti, calore e amore.
Il suo cuore divenne un blocco di dura pietra, il suo corpo macchina corrusca e gigantesca, incapace di desideri che non fossero l’inesausta brama di dominio e di distruzione.
Fu un gigante d’acciaio. Leggi tutto “Ai bambini, a quanti hanno sogni.”