
Erano soprattutto loro ieri, in piazza Alimonda, ragazze e ragazzi, non ancora nati, vent’anni fa, o troppo piccoli per aver vissuto quei giorni. Sguardi sinceri, generosità di cuore, proprio come quel ragazzo che in questa stessa piazza, perse vita e futuro, freddato dalla mano assassina del potere
Sul palco sale, per pochi istanti, forte e commovente nella sua fragilità, Haidi, sua madre. Tra quel mare di volti giovani e intenti, manca lui, l’unico, il più caro. Non esiste tregua possibile al dolore per quella morte.
Parte il corteo spontaneo, percorre via Tolemaide fino a piazza De Ferrari. Un percorso a ritroso, rispetto a quello di allora. Una marea di passi, voci, suoni, colori per le vie di un mondo sempre più ingiusto, precario, devastato, per riprendersi agibilità, vita degna, bellezza, riscoprendo rivolta, con le antiche parole della lotta.
Con loro Carlo c’é.