Le case di San Didero invase dal fumo dei lacrimogeni, i corpi inzuppati a suon di idranti, i presidianti resistenti sul tetto del presidio, il popolo NO TAV che fa da barricata contro l’avanzare delle truppe di occupazione.
Fatica, polmoni e occhi in fiamme, gelo che penetra nelle ossa, ma anche la gioia di stringerci insieme, dalla parte giusta e l’ironia allegra del giovane che, investito dagli idranti, si ferma e risponde con gli spruzzi della sua bottiglietta d’acqua.
Intorno, una primavera che ha tutti i colori del verde e tutti i germogli ed i sorrisi della natura fanciulla.
Per questo loro non vinceranno.